POST 6
*La domanda che Tal le porse non trovò subito risposta e il tentativo di afferrare la mano della ragazza fallì quando entrambe le mani furono allontanate dal corpo del giovane che si ritrovò con un pugno di mosche.
La ragazza, dopo aver retratto le mani, avvicinò il proprio volto a quello del ragazzo, e bassa voce domando se per caso era una richiesta di appuntamento. Il giovane si sentì piuttosto imbarazzato, sentiva il cuore battergli veramente forte, il battito si poteva quasi sentire senza avvicinarsi troppo. Quella situazione era davvero imbarazzante, il viso che lo aveva tanto stregato a pochi centimetri dal suo. Tal stava per dire qualcosa, quando vide la ragazza posare le sue labbra sulla sua guancia e baciarla. Una sensazione di calore lo avvolse, e tutto d’un tratto si sentì felice, dopodiché sentì la mano della ragazza afferrare la sua, e una fragorosa risata negli orecchi.
La fanciulla accettò l’invito ad andare a cena Tal, dicendo che in fondo gli doveva un favore, qualche istante dopo disse di chiamarsi Neliel.
Il giovane ringraziò la ragazza per aver accettato e iniziò a camminare in direzione opposta nord rispetto a dove si trovavano, continuando a tenerla per la mano, e lei lo seguì a ruota.*
Dopo qualche minuto…*Camminarono per circa 10 minuti, fino a quando non giunsero al ristorante che Tal aveva visto al suo arrivo a Parigi. Un insegna luminosa raffigurava una torre, e sotto c’era scritto, La Tour D’Argent. Sembrava un posto lussuoso, allora il giovane tirò fuori il portafoglio e controllò quanti soldi aveva, gli sarebbero bastati di sicuro. Prima di qualunque viaggio Tal è solito prepararsi un sacco di soldi, per qualunque evenienza. Il ragazzo invitò la fanciulla ad entrare, e chiese un tavolo per due, menomale che c’era un cameriere che capiva la sua lingua. I due si sedettero. Il tavolo era ornato con una bianca tovaglia, bicchieri probabilmente in cristallo, posate splendenti e una candela bianca nel centro della tavola, posta su un piedistallo d’argento adornato con foglie d’alloro. Il ragazzo tirò fuori l’accendino e accese la candela. Dopodiché prese il menù, e mentre dava un occhiata domandò, cercando di non essere troppo espansivo.*
Raccontami un po’ di te Nel, di dove sei?*Sperando di non essere stato troppo espansivo, alzò lo sguardo dal menù, avendo già deciso cosa prendere, in attesa che la ragazza rispondesse qualcosa.*